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Dott.ssa Elena Vaglio – Psicologa Psicoterapeuta
Spesso si fa confusione con i vari termini e titoli professionali, rischiando di essere indotti a rivolgersi al professionista non competente sulla problematica che in quel momento condiziona la nostra vita.
Lo Psicologo
è laureato in Psicologia in possesso di abilitazione all'esercizio della professione, mediante superamento di esame di Stato ed iscrizione all’albo degli psicologi. Lo psicologo può effettuare colloqui di sostegno, consulenze, tecniche di rilassamento, non può fare terapia e non può prescrivere farmaci ma dovrà, eventualmente, interfacciarsi con un collega psichiatra qualora riscontri la necessità di ricorrere ad una terapia farmacologica.Lo Psicoterapeuta
è laureato in Psicologia (Psicologo-Psicoterapeuta) o in Medicina (Medico-Psicoterapeuta), abilitato a svolgere attività di psicoterapia dopo aver frequentato un'ulteriore scuola di specializzazione, di quattro anni, riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Inoltre, prima di conseguire la specializzazione si dovrà sottoporre a sua volta ad una terapia psicoterapeutica. Può effettuare colloqui diagnostici, test, terapia ma non può prescrivere farmaci se non è laureato in medicina.Lo Psichiatra
è laureato in Medicina, iscritto all’albo dei medici, ha conseguito dopo la laurea una specializzazione in psichiatria con una formazione di base prevalentemente “medico-farmacologica". Può prescrivere psicofarmaci ed effettuare colloqui diagnostici, test e terapia. La psichiatria è maggiormente orientata verso l'identificazione del disturbo mentale derivante da un malfunzionamento a livello fisiologico del sistema nervoso centrale.Il Neurologo
è laureato in Medicina, iscritto all’albo dei medici, ha successivamente conseguito una specializzazione in neurologia. Si occupa delle malattie organiche del sistema nervoso centrale e periferico. La neurologia è una specializzazione della medicina che studia le patologie del sistema nervoso centrale (cervello, cervelletto, tronco encefalico e midollo spinale); del sistema periferico somatico (radici e gangli spinali, plessi e tronchi nervosi) e del sistema nervoso periferico autonomo (gangli simpatici e parasimpatici, plessi extraviscerali e intraviscerali).Il Counselor
è una figura professionale non regolamentata da apposito albo, né esiste una precisa normativa in merito. Come ogni cittadino, dovrebbe pertanto essere soggetto alla Legge ordinaria ed alle istituzioni competenti. Quando tale attività presenta, però, le caratteristiche di consulenza psicologica, il consuelor deve avere adeguata formazione ed essere iscritto all'albo degli psicologi. Pertanto, sarebbe opportuno verificare preventivamente che lo specialista sia uno psicologo iscritto al corrispondente albo professionale della propria regione. Negli ultimi tempi, si è anche generato un intenso dibattito - fino ad arrivare nelle aule dei Tribunali - poiché singoli professionisti, associazioni di categoria nonché ordini professionali degli psicologi rilevano l’anomalia dei counselors che si definiscono tali ma che non sono psicologi iscritti all'Ordine e che pertanto compirebbero un esercizio abusivo della professione. La motivazione risiederebbe nel fatto che molte competenze del counseling, essendo competenze proprie della professione di psicologo, possono essere esercitate solo da psicologi iscritti all'Albo, ex art. 1, L. 56/89, oltre al fatto che non esiste una regolamentazione della professione di counseling, un albo professionale, un codice deontologico. Piuttosto, si sono proliferate delle associazioni private che - autodeterminando i criteri di valutazione ed idoneità - rilasciano attestati di formazione al counseling.Inoltre, qui troverete un piccolo glossario in modo da potervi informare maggiormente su quelli che sono alcuni stati di sofferenza affettivo-emotiva e magari comprendere meglio per valutare un vostro potenziale problema.
Angoscia
: sensazione penosa di malessere profondo determinata dall'impressione diffusa di un pericolo vago e imminente, davanti al quale ci si trova inermi e impotenti. Tale stato si accompagna a disturbi di carattere somatico: palpitazioni, sensazione di soffocamento, 'nodo alla gola', dolori di diverso tipo, vertigini, diarrea.Ansia
: stato caratterizzato da una sensazione di paura non connessa ad alcuno stimolo specifico. Si distingue dalla paura vera e propria per il fatto di essere aspecifica, vaga o derivata da un conflitto interiore. I segni somatici sono una iperattività del sistema nervoso autonomo. L'ansia è una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno. Dal punto di vista emozionale, l'ansia causa un senso di terrore o panico, nausea e brividi. Dal punto di vista comportamentale, si possono presentare sia comportamenti volontari che involontari, diretti alla fuga o all'evitare la fonte dell'ansia. Questi comportamenti sono frequenti e spesso non-adattivi, dal momento che sono i più estremi nei disturbi d'ansia. Comunque l'ansia non sempre è patologica o non-adattiva: è un'emozione comune come la paura, la rabbia, la tristezza e la felicità, ed è una funzione importante in relazione alla sopravvivenza.Ansia da anticipazione
: detta anche ansia anticipatoria, trattasi dello stato di preoccupazione che prepara la persona ad affrontare una determinata situazione. Diviene patologica quando è così intensa da paralizzare la persona rendendola incapace di reagire. La sua forma disfunzionale può colpire, per esempio, chi soffre di attacchi di panico, nel momento in cui la paura di subire un attacco blocca il normale funzionamento della persona.Ansia da prestazione
: tipo di ansia che nasce dalla paura di non essere all'altezza di un compito o di una attività e di essere giudicati negativamente da altre persone. Può verificarsi per esempio prima di affrontare un esame o di intraprendere un rapporto sessuale con un'altra persona.Ansia da separazione
: la caratteristica principale del disturbo è l'ansia eccessiva manifestata dal bambino quando si deve separare da qualcuno della famiglia a cui è profondamente legato. Tale stato di ansia si manifesta ogniqualvolta il bambino viene lasciato solo, causando paure irrealistiche e persistenti riguardo al verificarsi di eventi catastrofici che lo possano separare per sempre dai genitori.Apatia
: stato di indifferenza verso il mondo circostante. Significa letteralmente "privo di passione".Attacco di panico
: periodo di paura o disagio intensi, tipicamente con un inizio improvviso e solitamente della durata inferiore ai trenta minuti. I sintomi includono tremore, respirazione superficiale, sudore, nausea, vertigini, iperventilazione, parestesie (sensazione di formicolio), tachicardia, sensazione di soffocamento o asfissia, sensazione di morte imminente, paura di essere colpiti da infarto, paura di impazzire. La manifestazione è significativamente diversa da quanto avviene negli altri tipi di disturbi di ansia, in quanto gli attacchi sono improvvisi, non sembrano provocati da alcunché e spesso sono debilitanti. Un episodio è spesso categorizzato come un circolo vizioso dove i sintomi mentali accrescono i sintomi fisici, e viceversa. La maggior parte delle persone che ha un attacco, poi ne ha altri in seguito. Se una persona ha attacchi ripetuti, oppure sente una forte ansia riguardo la possibilità di avere un altro attacco, allora si dice che ha un "disturbo da attacchi di panico".Autoconsapevolezza
: presa di coscienza delle proprie caratteristiche cognitive, emotive e relazionali e delle proprie risorse.Autostima
: valutazione che una persona dà di se stessa, la quale dipende da come essa si percepisce in rapporto agli altri. Una persona che ha bassa autostima, per esempio, tende a svalutare se stessa e le proprie capacità.Compulsione
: comportamento ripetitivo o azione mentale che la persona si sente costretta ad eseguire per ridurre il disagio causato dai pensieri ossessivi o per scongiurare il verificarsi di una qualche calamità. Vedi disturbo ossessivo-compulsivo.Depressione
: patologia dell'umore caratterizzata da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici ed affettivi che, nel loro insieme, sono in grado di diminuire in maniera da lieve a grave il tono dell'umore, compromettendo il "funzionamento" di una persona, nonché le sue abilità ad adattarsi alla vita sociale. La depressione non è quindi, come spesso ritenuto, un semplice abbassamento dell'umore, ma un insieme di sintomi più o meno complessi che alterano anche in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, pensa e raffigura se stessa, gli altri e il mondo esterno. Più semplicemente la depressione è uno stato psico-fisico che "deprime" il potenziale della persona stessa che ne ha esperienza identificabile con una prolungata e consistente proiezione di negatività per quanto riguarda l'avvenire. La depressione talvolta è associata ad ideazioni di tipo suicida o autolesionista, e quasi sempre si accompagna a deficit dell'attenzione e della concentrazione, insonnia, disturbi alimentari, estrema ed immotivata prostrazione fisica.Disturbo ossessivo-compulsivo
: consiste in un disordine psichiatrico che si manifesta in una gran varietà di forme, ma è principalmente caratterizzato dall'anacasmo, una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati a compulsioni (azioni particolari o rituali da eseguire) che tentano di neutralizzare l'ossessione. Le ricerche hanno dimostrato che il DOC è molto più comune di quanto si pensasse. Circa un individuo su 50 tra adolescenti e adulti è affetto da disturbo ossessivo-compulsivo. A causa della natura molto personale di questo disordine, e anche per via della paura di essere giudicati, potrebbero esistere molte persone afflitte da DOC che lo nascondono, e la percentuale quindi potrebbe essere più alta. Si stima che il 2-3 % della popolazione di molti stati ne sia affetto; negli Stati Uniti pare che ne soffrano cinque milioni di individui.Esame di realtà
: processo che consente alla persona di distinguere gli stimoli provenienti dal mondo esterno dalle informazioni interne, di impedire la confusione fra ciò che viene percepito e ciò che ci si rappresenta mentalmente e di stabilire se un determinato contenuto ha un'origine oggettiva o soggettiva.Evitamento
: tentativo di sottrarsi ad uno stimolo o ad una situazione considerati spiacevoli. Si contrappone a "avvicinamento". Vedi ansia e stress.Fobia
: paura molto forte e irrazionale verso un determinato oggetto o situazione, capace di limitare le normali attività dell'individuo.Fobia sociale
: detta anche sociofobia o ansia sociale, è uno stato di disagio sociale, molto più serio della timidezza, con la quale non va assolutamente confuso. Si tratta di un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di svelare contenuti interni criticabili o malgiudicabili, o di mettere in mostra una personalità globalmente inadeguata.Ossessione
: pensiero, impulso, o immagine a carattere invasivo e ripetitivo, che si presenta con notevole frequenza alla mente e appare irrazionale e incontrollabile all'individuo che lo subisce. Vedi disturbo ossessivo-compulsivo.Razionalizzazione
: meccanismo di difesa attraverso il quale il soggetto ricorre a spiegazioni logiche e razionali per giustificare propri comportamenti o azioni che sarebbero altrimenti inaccettabili.Repressione
: meccanismo di difesa che deriva dalla coscienza con il quale si cerca intenzionalmente di escludere dalla coscienza stessa un'idea, un fatto, una persona a cui si collega comunque un sentimento spiacevole o di conflitto. Si distingue dalla rimozione per via del fatto che viene attuato consapevolmente.Resilienza
: capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità. Persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.Stress
: è una sindrome di adattamento a degli stressor (sollecitazioni). Può essere fisiologica, ma può avere anche dei risvolti patologici, anche cronici, che ricadono nel campo della psicosomatica.Teoria della mente
: capacità tipicamente umana di comprendere e riflettere sul proprio e l'altrui stato mentale, nonché sulle proprie ed altrui percezioni, in modo tale da prevedere il proprio e l'altrui comportamento.
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